Ruetir – “I am happy. I find myself in what Robert Louis Stevenson said: our purpose in life is not to be successful, but to continue to fail in the best conditions of spirit. And I have failed in the best conditions of spirit.” Paolo Sorrentino makes his debut connected via Zoom from Los Angeles with the Italian press commenting on the Oscar Night which saw the Japanese ‘Drive my car’ prevail over his ‘It was the hand of God’ and win the Oscar for best international film.


Paolo Sorrentino dopo gli Oscar: « Lo schiaffo di Will Smith? Stavo fumando»

VanityFair – Paolo Sorrentino si collega via Zoom con la stampa italiana da Los Angeles dopo aver trascorso una nottata che si porterà a casa. Certo non metterà in valigia l’Oscar come otto anni fa per La grande bellezza, ma si dice soddisfatto.

«Essere arrivato nella cinquina è già una vittoria», afferma, «È stata la mano di Dio è un piccolo film che doveva rimanere piccolo e invece ha fatto molto di più di quello che potevamo immaginare». Tra qualche ora il nostro regista tornerà nella sua Napoli dopo sei mesi di campagna promozionale. «Voglio riposarmi un po’ e poi pensare al nuovo film, con calma», afferma, «inseguo le belle storie e dove trovo una bella storia ci andrò». Quale sarà il suo prossimo progetto non si sa: Mob Girl con Jennifer Lawrence? Forse sì, forse no, «vedremo quali finestre si apriranno».


Oscar 2022, Paolo Sorrentino e Luisa Ranieri a sostegno dell’Ucraina sul red carpet

Sky – Paolo Sorrentino e Luisa Ranieri,rispettivamente regista e protagonista femminile de ‘E’ stata la mano di Dio’ sono a Hollywood, al Dolby Theater, in attesa del verdetto dell’Academy che potrebbe premiare il film alla 94.ma edizionedegli Academy Oscar come il migliore nella categoria degli stranieri, (SCOPRI LO SPECIALE) entrambi con un nastro blu, appuntato sulla spalla, con su scritto ‘Sono con i rifugiati ucraini’. Anche la moglie del regista napoletano Daniela D’Antonio e Filippo Scotti hanno indossato il nastro a sostegno dell’Ucraina.

“Significa che sosteniamo fortemente l’Ucraina e siamo con loro”, spiega Luisa  Ranieri, fasciata in un fiammante abito rosso. “Anche se siamo qui, bisogna pensare a cose più serie”, aggiunge Paolo Sorrentino, anche lui intercettato sul tappeto rosso, dal corrispondente di Sky News 24. Nel corso della serata, potrebbe parlare anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky per denunciare l’aggressione della Russia, esattamente come ha fatto con numerosi Parlamenti. Hollywood è molto sensibile alla questione e alla cerimonia, molte donne sono vestite con il colore giallo fiammante e blu cobalto della bandiera ucraina, mentre Jason Mamoa (Aquaman) ha optato per una pochette.


Oscar 2022, Paolo Sorrentino non ce l’ha fatta. La statuetta va al giapponese Drive my cara

IlFattoQuotidiano – Non ce l’ha fatta Paolo Sorrentino. Il suo È stata la mano di Dio non ha vinto l’Oscar come Miglior film straniero. Categoria agguerritissima quest’anno con cinque candidati che hanno viaggiato alla pari per parecchie settimane. Alla fine ha vinto il favorito, Drive my car del giapponese Ryusuke Hamaguchi. Due film esteticamente agli antipodi, quello di Sorrentino e quello di Hamaguchi.

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