Toronto Star – Carla Fracci, an Italian cultural icon and former La Scala prima ballerina renowned for romantic roles alongside such greats as Rudolf Nureyev and Mikhail Baryshnikov, died Thursday at her home in Milan. She was 84. Milan’s Teatro alla Scala announced her death without giving a cause. Italian news reports said she had been fighting cancer. The Milan theater recalled the “fairytale rise” of the daughter of a tram driver who. It said that through “talent, obstinance and work (she) became the most famous ballerina in the world“ and inspired generations of young people. “Carla Fracci was a cardinal figure in the history of dance and that of La Scala, but also a point of reference for the city of Milan and Italian culture,“ the theater said in a statement. “She leaves us in amazement, on tiptoe like Giselle, a spirit that remains with us, filling the ballrooms, the stage and our hearts,″ said La Scala’s ballet director, Manuel Legris. “We feel a great void that, at the same time, makes us feel full and rich in all her history — which is the history of ballet — and privileged to have shared her art.”


Décès de Carla Fracci, danseuse classique la plus célèbre d’Italie

Le Figaro – La ballerine, âgée de 84 ans, est décédée ce jeudi à Milan, où elle a réalisé l’essentiel de sa carrière au prestigieux Théâtre de la Scala.

La ballerine Carla Fracci, étoile la plus connue de la danse italienne, est décédée à 84 ans jeudi à Milan, où elle avait fait l’essentiel de sa carrière au prestigieux Théâtre de la Scala, a annoncé l’institution milanaise.

Dans un communiqué, «le Théâtre de la Scala annonce avec émotion la nouvelle de la disparition de Carla Fracci, survenue aujourd’hui dans sa maison de Milan. Le Théâtre, la ville et la danse perdent une figure historique, légendaire, qui a laissé une marque très forte dans notre identité et a apporté une contribution fondamentale au prestige de la culture italienne dans le monde». Son rôle de prédilection était Giselle, personnage qu’elle interprétait avec un lyrisme peu commun. Cet hiver, Manuel Legris, nouveau directeur du Ballet de la Scala, lui avait demandé de venir remonter et transmettre ce ballet à ses côtés.

«La plus grande. Divine et éternelle. Pleine d’amour pour la danse, de nouveaux projets, d’idées pour la vie entière, avec l’enthousiasme d’une jeune femme de vingt ans. L’Italie de la culture reconnaissante à jamais, immense #CarlaFracci», a réagi sur Twitter le ministre de la Culture Dario Franceschini, pour rendre hommage à celle qui a dansé aux côtés des plus grands danseurs de son siècle, deRudolf Noureev à Mikhaïl Barychnikov.


È morta Carla Fracci, la regina della danza

ANSA – È morta a Milano Carla Fracci. Avrebbe compiuto 85 anni il prossimo 20 agosto. ‘Una figura storica e leggendaria, che ha lasciato un segno fortissimo’, così la ricorda il teatro alla Scala di Milano. Il presidente della Repubblica Mattarella: ‘Ha onorato il Paese con la sua eleganza e il suo impegno artistico, frutto di intenso lavoro’.


Carla Fracci, reine du ballet italien, meurt à 84 ans

LaPresse – La ballerine Carla Fracci, étoile de la danse classique italienne qui s’est illustrée aux côtés des plus grands danseurs de son siècle, de Rudolf Noureev à Mikhaïl Barychnikov, est décédée jeudi à l’âge de 84 ans chez elle, à Milan où elle avait débuté sa carrière à la Scala.


Milano, il Teatro alla Scala ricorda Carla Fracci

Il Teatro alla Scala annuncia con commozione la notizia della scomparsa di Carla Fracci avvenuta oggi nella sua casa di Milano. Il Teatro, la città, la danza perdono una figura storica, leggendaria, che ha lasciato un segno fortissimo nella nostra identità e ha dato un contributo fondamentale al prestigio della cultura italiana nel mondo.

“Con Maria Taglioni Carla Fracci è stata la personalità più importante della storia della danza alla Scala” ha dichiarato il sovrintendente Meyer. “Cresciuta all’Accademia, ha legato intimamente il suo nome alla storia di questo Teatro. Nei mesi scorsi ho avuto il piacere di accoglierla diverse volte alla Scala dove veniva spesso e a gennaio siamo stati felicissimi di riaverla a trasmettere la sua esperienza alle giovani interpreti dell’ultima Giselle, che è stata per tutti un momento indimenticabile. La penseremo sempre con affetto e gratitudine, ricordando il sorriso degli ultimi giorni passati insieme, in cui si sentiva tornata a casa”.

Il direttore del Corpo di ballo Manuel Legris ha dichiarato: “Ci lascia stupiti, in punta di piedi come Giselle, spirito che resta con noi, riempie le sale ballo, il palcoscenico e i nostri cuori, come la sua energia mai sopita, che ci ha catturato e affascinato quando è tornata a riabbracciare il Teatro e i suoi artisti. Un grande vuoto che, allo stesso tempo, ci fa sentire ricolmi e ricchi di tutta la sua storia, che è la storia del balletto, privilegiati per aver condiviso la sua arte che è vita, leggendario modello e fonte di ispirazione di tutte le generazioni di ballerine”.

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