TheGuardian – His shootout-winning penalty was a rare moment in the spotlight for the Brazil-born midfielder who has evolved into an unsung but crucial cog in Roberto Mancini’s team.

Italy can count themselves fortunate to have a manager who knows how to change his mind. Six years ago, back when Roberto Mancini was still in charge at Inter, he expressed a narrow view of which players ought to represent the Azzurri.

“I think an Italian player deserves to play for the national team,” he said back then. “Those who were not born in Italy, even if they have relatives, do not deserve it, I think. That’s my opinion.”


Erie Street rejoices as Italy wins against Spain in Euro Cup semi-finals

CBC – Italy beat Spain 4 to 2 on penalties

Italy fans rejoiced on the sidewalks of Erie Street as Italy beat Spain, 4 to 2, in the UEFA European Football Championships. “We fought so hard through the whole game and we showed that we are going to stay in this tournament baby,” Seve Oglan said following the victory. After Spain tied the game in the second half, Italy won the game in dramatic form after a scoreless overtime led to a shootout. “I was so stressed out, I knew Jorginho was going to score it, I knew everything was going to go well,” Paolo Davia said when asked to describe the winning moment.


Italia-Spagna, Mancini: “Questa vittoria è per gli italiani, ma non è finita”

SkySport – Il ct azzurro dopo la conquista della finale di Euro 2020: “I meriti sono dei ragazzi, ma non è ancora finita. Gli spagnoli sono maestri nel possesso palla, ci hanno messo in difficoltà, poi abbiamo preso le coordinate giuste. Quando si gioca un torneo così intenso c’è anche la partita che devi soffrire per vincere, non può mica andare tutto liscio e infatti questa è stata durissima”.


Mancini va già oltre: “Grandi ragazzi ma non è finita. Ora giochiamoci la finale”

Gazzetta dello Sport – “Abbiamo sofferto il palleggio della Spagna, ma lo sapevamo. L’Italia ha creduto a tutto questo, adesso recuperiamo le energie e completiamo il lavoro”

L’unica volta che gli azzurri hanno conquistato il titolo continentale, Roberto Mancini era un bambino: anno 1968, l’Italia di Valcareggi campione d’Europa. L’impresa sarebbe storica anche se già essere in finale, domenica a Wembley, è un traguardo che rimette il calcio italiano al centro della scena. Ma il c.t. non è tipo da accontentarsi: “Se siamo arrivati a questo punto i meriti non sono miei ma dei ragazzi che hanno creduto a tutto questo. Però non è ancora finita, c’è un lavoro da finire. Dobbiamo recuperare le forze che sono rimaste e giocarci la finale”.


Bonucci scambiato per un invasore: incredibile dopo Italia-Spagna

Corriere dello Sport – Il difensore della nazionale azzurra è stato fermato da uno steward mentre festeggiava.

Incredibile episodio a conclusione della semifinale di Euro 2020, vinta dall’Italia sulla Spagna ai calci di rigore: Leonardo Bonucci è stato fermato da uno steward perché scambiato per un invasore di campo. Il veterano della difesa azzurra stava festeggiando il successo sotto la tribuna di Wembley, a ridosso dei tifosi italiani, poi, quando si è girato per tornare verso il centro del terreno di gioco, è stato bloccato da un addetto alla sicurezza. Il malinteso, per fortuna, è durato lo spazio di pochi secondi.


Italia-Spagna, gli azzurri vincono ai rigori 5-3 e vanno in finale

Sole24ore – Termina 5-3 dopo i calci di rigori la prima semifinale dell’Europeo. Decisivo il tiro di Jorginho. Nei tempi regolamentari i gol di Chiesa (60’) e Morata (80’).

Foto IPP/ IMAGOSPORT Roma 16/06/2021 Euro 2020 Group stage – Group A Italia vs Svizzera Nella foto ciro immobile e jorginho warning avaialble only for italian market

Non prendete impegni per domenica sera, signore e signori: gli azzurri tornano a Wembley, stavolta per giocarsi un titolo che manca dal 1968. Termina 5-3, dopo i calci di rigore, Italia-Spagna, prima semifinale di Euro 2020, il primo match in cui i ragazzi di Mancini hanno dovuto, per circostanze avverse, rinunciare al gioco palla a terra, in nome della storica vocazione alla sofferenza che ha fatto grande la nostra tradizione calcistica. Una partita-epopea di quelle che ci rimarranno stampate nella memoria per chissà quanto tempo.


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